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Sochi 2014: l’incognita meteo pesa sulle gare

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Sembra incredibile, ma le ultime due edizioni delle Olimpiadi invernali, quella trascorsa di Vancouver e quella prossima di Soči, sono state assegnate a due città che affacciano sul mare. Certo, le gare all’aperto non si svolgono in città, bensì in stazioni sciistiche vicine, ma a Soči come a Vancouver un ruolo fondamentale lo giocherà il meteo.

Nel 2010, è inutile negarlo, alcune gare sono state fortemente condizionate dalle condizioni meteorologiche e, di conseguenza, da quelle della neve. Lo stesso slalom vinto da Giuliano Razzoli aveva visto un manto nevoso che difficilmente gli atleti trovano sulle piste di Coppa del Mondo a febbraio, e anche la sprint maschile del biathlon, con il sorprendente trionfo del francese Vincent Jay, è stata condizionata da questi fattori.

A Soči, se le previsioni dovessero essere rispettate, la situazione potrebbe essere ancora peggiore. La località che ospiterà le gare all’aperto è la stazione di Krasnaja Poljana, a soli 39 kilometri dalle rive del Mar Nero. Come se non bastasse, per il prossimo febbraio si annunciano temperature superiori alla media storica, infatti quest’inverno è uno dei più caldi mai registrati in Europa, tant’è che nelle varie Coppe del Mondo degli sport invernali si stanno susseguendo annullamenti e cambiamenti di programma.

Nel periodo olimpico (6-23 febbraio) difficilmente le temperature scenderanno sotto lo zero. Anzi, volendo prendere per buone le previsioni a lungo termine, non accadrà praticamente mai. Tra gli sport che potrebbero pagare maggiormente questa situazione, c’è certamente lo sci alpino: il 9 febbraio, ad esempio, giornata della discesa libera maschile, si annunciano temperature che andranno dai 3°C ai 7°C. La giornata più calda dovrebbe essere quella del 16 febbraio, quando è in programma il supergigante maschile, con temperature che potrebbero raggiungere i 10°C. La giornata più fredda, invece, è prevista per il 19 febbraio, con temperature che non saliranno oltre i 5°C.

Ancor più che le temperature, però, saranno da temere le precipitazioni. Con questo caldo, infatti, il rischio è di vedere cadere non la neve, bensì la pioggia sulle piste olimpiche. E allora la situazione della neve diventerebbe davvero critica.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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