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Rugby

Sei Nazioni: l’Inghilterra per prendersi la rivincita

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Continua il nostro viaggio tra le avversarie dell’Italia al prossimo Sei Nazioni. Dopo il Galles campione in carica, quest’oggi è il turno di chi lo scorso 16 marzo fu pesantemente umiliato proprio dai Dragoni nella sfida decisiva per la conquista del titolo, l’Inghilterra. Ed è proprio da quella storica sconfitta del Millennium Stadium che riparte la corsa dei sudditi di Sua Maestà verso il trofeo continentale, solo sfiorato negli ultimi due anni con due secondi posti.

Il percorso avviato da Stuart Lancaster alla fine del 2011 è stato improntato principalmente per la costruzione di una squadra in grado di poter ambire alla Coppa del Mondo casalinga nel 2015, anche se la distanza dal Galles – prima potenza europea al momento – è meno accentuata di quello che possa sembrare già ora. Insomma, i Leoni hanno tutte le carte in regola per aspirare alla vittoria finale del torneo, sfruttando magari anche un calendario tutt’altro che malvagio. La prima sfida del torneo sarà a Parigi, è vero, in una partita che molto potrebbe dire dei futuri sviluppi del torneo, ma il fattore casalingo nelle sfide a Irlanda e Galles potrebbe rivelarsi fondamentale per la volata conclusiva.

Per mettere in piedi una vera e propria rivincita, Lancaster sarà chiamato a migliorare sostanzialmente la qualità del gioco inglese, ancora a tratti sterile e priva di fondamenta solide; la forza degli inglesi, però, risiede attualmente nella solidità della squadra che, seppur poco brillante, si dimostra a tratti inscalfibile e inaffondabile, specialmente nelle fasi statiche. In particolare, la mischia può rivelarsi la vera arma in più del XV della Rosa, che può contare su interpreti di assoluto livello come Dan Cole e Mako Vunipola, fautori insieme all’aggressività e alla pulizia nei breakdown delle occasioni per il piede di Owen Farrell, da cui passeranno al solito gran parte delle speranze inglesi, anche alla luce della poca fantasia a disposizione di Lancaster tra i trequarti.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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